Da libri, giornali e riviste
A S. Martino di Taurianova
Cerimonia d'investitura dei Cavalieri Ospitalieri
Una nuova pagina gloriosa si è aggiunta al nostro paese S. Martino, che dall'XI al XIII secolo ricoprì un ruolo importante nella storia dell'intera Regione.Basta considerare le nozze di Giuditta di Grantmesnil con Ruggiero il Normanno, celebrate nel 1062 presso l'antico Castello, e il solenne Parlamento del 30 marzo 1283 con il quale Carlo II d'Angiò promulgò le leggi del Regno.
Il 25 maggio 2007, alle ore 16, presso il Park Hotel Uliveto Principessa di Cittanova si è tenuta una conferenza su I Cavalieri Ospitalieri nella Piana di Gioia Tauro. Le Commende di Drosi e Melicuccà a partire dal XV secolo. Relatori: Giovanni Russo, Giovanni Calogero e Francesco Cuteri.
E' seguita alle ore 18, presso la Chiesa di Maria SS. della Colomba di S. Martino di Taurianova (R.C.) la veglia d'armi per i vecchi e nuovi Cavalieri dell'Ordine di San Giovanni di Gerusalemme.
Sabato 26 maggio c. a., alle ore 18,30, nella stessa Chiesa parrocchiale, si è proceduto al Rito di Investitura in occasione della visita in Italia di S.A.R. Karl Wladimir Karadjordjevic Principe di Yugoslavia. La cerimonia dei Cavalieri Ospitalieri ha richiamato anche l'interesse dei paesi vicini.
L'Ordine di San Giovanni di Gerusalemme affonda le sue radici nel medioevo. La sua nascita, intorno al 1050, avvenne in Palestina per volere del primo gran maestro, il monaco amalfitano Gerardo del Sasso, oggi beato.
La Repubblica Marinara di Amalfi, la più attiva nel settore commerciale, avendo esteso i suoi rapporti con tutto il mondo allora conosciuto, ritenne opportuno costruire a Gerusalemme una Chiesa Albergo per offrire conforto e ristoro alle migliaia di pellegrini di ogni fede o razza che si recavano a visitare i luoghi santi. Come espresso nel loro motto, «Pro fide - pro utilitate hominum», la dedizione verso il prossimo diverrà la primaria attività dell'Ordine.
L'Ospitale fu affidato ai benedettini e dedicato prima a San Giovanni l'Elemosiniere di Alessandria e poi a San Giovanni Battista. Solo in un secondo momento, con Raymond de Puy, l'Ordine divenne pure militare per salvaguardare i pellegrini e per difendere le rotte marine e gli itinerari terrestri che conducevano al Santo Sepolcro.
Anche in Calabria, come si documenta fin dal XVI secolo, l'Ordine dei Cavalieri si distinse per il suo impegno all'insegna della solidarietà. Furono istituiti Priorati (a Roccella e Bagnara), il Baliaggio di S. Eufemia e Commende (segnalo quelle di Drosi e di Melicuccà) per l'amministrazione del patrimonio immobiliare entrato in possesso.
Nel concludere la sua relazione a Cittanova, il dott. G. Calogero ha sostenuto «senza tema di smentita, che il legame tra i Cavalieri di S. Giovanni di Gerusalemme e la terra di Calabria è da sempre molto profondo; su questo tronco antico, radicato nella fede e nella tradizione, ci innestiamo oggi Noi, Ospitalieri del Terzo Millennio, nani sulle spalle dei giganti, che proprio in virtù degli sforzi compiuti da chi ci ha preceduto possiamo protenderci sicuri verso il futuro sotto l'egida della croce ottagonale».
Nella promessa del "giuramento", si afferma: «Adornerò il mio mantello da Cavaliere con la fede nella carità, la madre e la solida base di tutte la virtù».
Ora, poiché la coinvolgente cerimonia d'investimento presso la nostra Chiesa parrocchiale si è svolta al cospetto dell'imponente ed artistica statua equestre di S. Martino, vescovo di Tours e protettore del paese, l'impegno dei Cavalieri riveste una sacralità straordinaria.
Con l'attuale rito, sei Cavalieri (Enzo Faranda, Gregorio Ferrentino, Mario Ianni Palarchio, Vitale Startari, Fabio De Rosso, Francesco Di Carlo) e una Dama d'Onore (Irene Calogero) si aggiungono alla nutrita schiera dell'Ordine. Altri Cavalieri d'Onore sono stati elevati a Cavalieri di Grazia (Giovanni Cedro, Rocco Marafioti, Giovanni Calogero, Giuseppe Cutrì, Donato Petrocelli, Demetrio Caccamo, Stefano Magrì, Mario Pochini e il Sac. Antonio Scordo). Quindi Conte Guido Romano è stato nominato Commendatore di Giustizia; Antonino Cedro e Ippolito Bagalà sono stati elevati, invece, al Rango di Cavalieri di Giustizia. A proclamarli è stato il Principe di Yugoslavia e Gran Maestro dell'Ordine S.A.R. Karl Wladimir Karadjordjevic.
Dopo la promessa e il giuramento, ai neo eletti si sono fatti indossare il mantello e le insegne unitamente alla consegna della pergamena di nomina.
Nella stessa circostanza è stata istituita la Commenda della Regione Calabria, la prima del Priorato del Sud Italia.
Terminata la Messa ed impartita la Santa Benedizione, si è formato il Corteo di Uscita che ha mandato in visibilio la folla che gremiva anche la piazza antistante il sacro tempio. La suggestiva scena, più che nelle videocamere, rimarrà indelebile nella mente e nel cuore di tutti i presenti.
Il servizio è stato pubblicato da Domenico Caruso nel periodico di Taurianova e dintorni: Arianova Metropolipiana - Anno XI n. 59 - Giugno/Agosto 2007.
Lo stesso argomento, con particolari diversi, è stato trattato dall'autore nella rivista La Piana - Anno VI n. 6 - Giugno 2007.
Il Gran Maestro e il Gran Priore nella Chiesa di S. Martino.
Il sammartinese Cav. d'Onore Vitale Startari.
Il sammartinese Cav. di Grazia Rocco Marafioti.