Ricordi di scuola
Il nostro Natale
La nascita di Gesù è un evento unico della storia che, dopo la fonte evangelica, può trovare la sua giusta espressione nelle parole semplici dei bambini.L'argomento da noi trattato nella "Poesia dialettale " (v. E' ancora Natale!) e nel "Folklore calabrese" (v. Canti popolari: "Allestitivi, cari amici" e "Li belli festi e li belli Natali"), è ora affidato alla spontaneità dei nostri alunni di ieri e di oggi.
Saranno loro a ricondurci nel pellegrinaggio verso la sorgente della vera luce per celebrare la nuova alleanza di Dio con l'uomo.
Dai vari "giornalini" della scuola elementare di S. Martino - R.C., scegliamo alcune composizioni.
Con un decreto, Cesare Augusto ordinò il censimento di tutta la popolazione. Anche Giuseppe e Maria si avviarono verso Betlemme per farsi registrare. Fu così che in una grotta nacque Gesù.
L'Angelo del Signore si presentò ai pastori dicendo: "Vi annuncio una grande gioia, oggi nella città di Davide è nato un Salvatore, che è Cristo Signore".
E mentre i pastori si avviarono a lodare il Divin Pargoletto, i cori celesti cantavano: "Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà!".
(Ricerca effettuata da Gianluca C. - 3^ B - 3 dicembre 1981).
O Bambino, Bambinello,
Tu sei nato poverello,
nella squallida capanna
fra le braccia della mamma.
Eri tutto infreddolito,
ricoperto sol di paglia,
a scaldarti, miserello,
c'era il bove e l'asinello.
O Bambino, Bambinello,
Tu concedi tanti doni:
Tu che sei nostro fratello,
Ti preghiam di farci buoni!
(Giusy R. - 3^ B - dicembre 1981).
Nel cuoricino d'ogni piccino
ancora nasce Gesù Bambino.
A Betlemme in una stalla
grande è l'amore della sua mamma.
Cantano gli Angeli festosi in coro
al Creatore ch'è tanto buono:
"Gloria a Dio nel Cielo lassù
e pace ai buoni, caro Gesù!".
(Lavoro di gruppo della 3^ C - dic. 1981).
Il Natale 1990 rimarrà legato ai nostri sentimenti più belli perché l'ultimo della nostra scuola elementare.
Dopo cinque anni trascorsi insieme non sarà facile trattenere la commozione ed è vivo il desiderio di affidare alla carta il nostro pensiero.
E' questo un momento magico, perché si dimenticano l'odio e i dispetti per fare posto all'amore.
Dobbiamo mettere in pratica l'insegnamento che Gesù ci ha dato e ci ha dimostrato nascendo povero tra i poveri e vivendo nell'umiltà.
Il Natale è l'avvenimento più alto e più semplice, la festa più attesa dall'intera umanità.
Mentre rimandiamo alla "Lettera a Gesù Bambino" (v. composizione che segue) che esprime modestamente le nostre preoccupazioni, auspichiamo un domani di pace e di benessere per tutti.
Gli alunni della 5^ A
Con questa letterina,
o dolce e buon Gesù,
vorremmo ricambiare
l'amore che dai Tu.
Il mondo non ha pace
se sta da Te lontano:
sarebbe molto bello
un vivere cristiano.
Invece l'egoismo
conduce alla rovina,
salvarci può soltanto
la mano Tua divina.
Si sparge tanto sangue
su questa amara Terra,
si spara nei paesi:
dovunque è aperta guerra.
Sotto i brutali colpi
cadon giovani e vecchi,
i rami rigogliosi
presto divengon secchi.
Ferma Tu innanzi tempo
il braccio di Caino,
in ogni creatura
c'è l'àlito divino.
Di droga pur si muore
nel fiore dei begli anni:
ferma questi incoscienti
che crean tanti danni.
Màndaci nella scuola
gente volenterosa,
di noi che abbia cura
sopra ad ogni altra cosa.
C'è chi promette sempre
senza realizzare,
s'ignora che è un diritto
lo studio e l'imparare.
Quest'anno che lasciamo
la scuola elementare,
ci è dato poco tempo
per scrivere e pensare.
Manda lavoro a tutti,
caro Gesù, ci senti?
E' un mondo troppo iniquo
per chi vive di stenti.
Chi mangia a due ganasce,
chi soffre e non va avanti:
punisci l'ingordigia,
rendi giustizia a tanti.
Fa' diventare onesto
chi sta a governare,
gli scandali ogni giorno
siam stanchi d'ascoltare.
Ed ora benedici
i nostri familiari,
gli amici più fedeli,
i volti a noi più cari.
Ogni bambino viva
in piena libertà
e sia premiato l'uomo
di buona volontà.
Torni la pace in Terra
e dia copiosi frutti:
la fratellanza regni,
sia buon Natal per tutti!
(Lavoro di gruppo coordinato dall'ins. D. Caruso - Classe 5^ A - Dicembre 1990).