La nostra Piana
Per soddisfare la cortese richiesta di numerosi amici, ho stabilito di pubblicare sul sito alcuni servizi relativi alla Piana di Gioia Tauro (in passato detta di "S. Martino"). Sono grato a coloro che mi seguono da tempo dalle colonne del mensile "La Piana", di "Calabria Letteraria", di "Storicittà" e di tante altre riviste e che hanno espresso il loro plauso per il lavoro svolto al riguardo, improntato sempre all’obiettività e al rispetto degli altri. Gli stessi m’incoraggiano a procedere nell’opera tracciata da illustri studiosi che hanno avuto a cuore il bene della nostra tormentata Terra.Il mio modesto contributo sta a significare che condivido la necessità, già espressa da T. Campanella, di estirpare l’ignoranza per sconfiggere le più gravi disgrazie dell’umanità: Io nacqui a debellar tre mali estremi: tirannide, sofismi, ipocrisia. Se non si persegue questa strada per noi non ci sarà futuro.
Intanto chiedo venia delle lacune che a causa della complessità dei problemi e del breve tempo a disposizione potrebbero verificarsi. Ogni intervento verrà da me accolto con benevolenza e, nei limiti del possibile, riserverò lo spazio per il chiarimento nell’area "Lettere e contributi".
Non ho usato il pluràlis maiestàtis, in questa presentazione, per favorire un amichevole scambio di opinioni.
Non dimentichiamo che l’intera Calabria, oggi più che mai, ha urgente bisogno di uomini coraggiosi, onesti e volenterosi che la facciano conoscere al Paese e al mondo.