Lettere e contributi
"Il top" di Elena di F. Macrì (Satira)
Pubblichiamo, con vero piacere, un altro "contributo" dell'amico e direttore Francesco Macrì che abbiamo ricevuto dalla sua residenza di Pietra Ligure.L'argomento, di viva attualità, merita di essere letto e valutato:
"La tredicenne Elena, bruna intelligente e bella, avuto finalmente il suo top, l'indossa in fretta e, guardatasi allo specchio ne è entusiasta: si sente più libera, più attraente, più adatta a farsi ammirare, a far gioire, a ...turbare. Mentalmente dice: "Viva la moda! Si va, si va, si va! Viva la libertà!".
Esce subito di casa e, giunta nella piazza del paese, va incontro ad un gruppo di amiche che l'ammirano e confrontano mentalmente il suo top con il proprio non senza un pizzico d'invidia.
Sono passati diversi giorni che Elena non vede il suo Giulio cui è impaziente di mostrarsi nel moderno giovanile rivoluzionario addobbo.
Finalmente stasera il ragazzo la incontra assieme alle amiche e le si pianta davanti stordito, ammirato e concentrato a guardare il punto focale della novità.
Elena, però, quasi scocciata e gelosa, gli dice stizzita: "Ohé! Non mi hai ancora guardato in faccia. A che pensi? Cosa ti passa per la mente?".
"Ah, scusa! Ora c'è lui... e lo guardo... lo guardo!", dice il ragazzo senza distogliere lo sguardo dal ventrale centro di attrazione.
Tutte le ragazze sicure e gagliarde, braccia nelle braccia, ora avanzano turbando ed illuminando lo spazio con il loro innocente e provocante sorriso giovanile in consonanza con l'ondeggiare delle nudità scoperte dal top. Mentre il ragazzo, sorpreso, seguendo di lato, passa in rassegna l'esposizione delle moderne giovanili basse e gratuite nudità femminili, gli viene di domandare spontaneamente: "A quando il top di noi maschi?".
Elena finge di non sentire e, mentre avanza altera, sfiora ed accarezza il suo top e guarda intorno per cogliere le reazioni.
Un maschio anziano, alquanto brillo, abbagliato da tanto splendore carnale, apre le braccia ed esclama: "Ancora un poco e si vedrà anche... quell'altro!... Ah, potessi tornare indietro!... Finalmente via il vecchio ed ipocrita ... pudore!! Libertà!!".
Nella via esplode un corale pensoso sorpreso sorriso. Alcuni ragazzi guardano di sfuggita ed intensificano i loro giochi.
Qualche censore adulto precisa borbottando sommessamente: "Al riparo, al riparo! Giocate nel bagno sotto la doccia! Cosa sognata, cosa quotata! Al riparo delle tempeste! Lo vogliono il sole, la rosa, l'usignolo ed... il... poeta, il pittore, il musicista e... babbo e mamma persone per bene!".
Il cantastorie
San Giorgio Morgeto (R.C.), 23/08/2004.